Nata sotto il segno dei pesci, ho passato una buona parte della mia vita a viaggiare.
Guida turistica prima, agente di viaggio e tour leader poi, per anni ho accompagnato persone variamente assortite a scoprire la meraviglia della diversità di Paesi, usi e costumi più o meno lontani dal nostro quotidiano.
Ho insegnato a concedersi lo stupore della scoperta ed ho aiutato a risolvere tutti i problemi – piccoli e meno piccoli- che un viaggio può presentare.
Ma in tutti questi anni ho anche imparato ad ascoltare le persone così come i luoghi, entrambi continuo nutrimento per la mia anima curiosa.

SO QUELLO CHE FACCIO
Quando ho deciso di “fermarmi” (parola affascinante quanto terrificante) in realtà stavo semplicemente cambiando rotta perchè il cucito mi ha aperto un mondo pieno di colori e forme tutte da inventare e la scuola, la tecnica, mi hanno insegnato a risolvere i problemi – piccoli e meno piccoli – di chi vuole un abito su misura, non necessariamente per un’occasione speciale ma perchè ha capito che un capo disegnato per te è un’altra cosa.

Di fatto continuo ad ascoltare, a “risolvere” e a far scoprire la meraviglia della diversità … di ogni donna.

Avendo del tempo a disposizione ho anche riscoperto ed approfondito il discorso della stampa su tessuto -che già facevo ai tempi della scuola- ed ho esplorato diverse tecniche dalla serigrafia al blockprint fino a decidere di incidere personalmente le matrici che utilizzo per personalizzare i miei tessuti.

UN PESCE SU UNA NUVOLA
a fiSh on a cloud nasce come provocazione: mio marito, un saldo capricorno, sostiene da sempre che io viva costantemente con la testa tra le nuvole, così, quando nel 2011 ho aperto il mio shop online questo mi è sembrato il nome più adatto… e col tempo ne ho avuto la certezza.

A fiSh on a cloud non è dunque “un pesce fuor d’acqua” o “qualcosa che non può esistere” come a volte qualcuno ha frainteso, bensì l’affermazione dell’esatto opposto!

Escher chiedeva: “Are you really sure that a floor can’t also be a ceiling?”

È proprio per questo che definisco la mia sartoria ‘istintiva’, perché la scintilla della sperimentazione non manca mai, ogni capo ha sempre un dettaglio diverso.

UN POSTO D’OLTREMARE CHE E’ LONTANO SOLO PRIMA DI ARRIVARE
(V. Capossela)

Fin dall’inizio per me è stato chiaro il desiderio di creare un luogo dove si lavora, si inventa, si accoglie e soprattutto si sperimenta: meglio ancora quando i saperi, i gusti, le esperienze e le aspettative si possono mescolare.

Nasce così anche un luogo fisico, uno spazio dove incontrarsi, conoscersi, dove poter scoprire le mie idee di prêt-à-porter ma anche dove insieme possiamo inventare qualcosa che ancora non c’è.
Poiché in un vero laboratorio si può anche imparare qui ci sono tutti gli ingredienti necessari per trasmetterti le mie passioni : naturalmente il cucito – diciamo in chiave “meno classica” – ma anche l’incisione di timbri e la stampa su tessuto che ci permettono di realizzare quasi sempre qualcosa di inaspettato.
(capita spesso che si parli anche di viaggi eh, perché si sa che il primo amore….)

laboratorio